Ho pensato a ciò che ho letto sul naming poi ho scritto questo articolo.
Hai già deciso come chiamare il tuo blog – sito web? Scegli il nome/ cognome o il servizio che offri ai clienti? Scopri qual è meglio.
Se vuoi aprire un blog o ci sei già passato sai quanto è spinosa la questione del naming.
Un autentico rompicapo che ha poco a che fare con la vanità e molto con una scelta del tipo per sempre nella vita, alla pari di un tatuaggio, giusto per intenderci.
Nel web purtroppo e per fortuna se si alza la posta aumentano le insidie perchè fare tutto da soli non è affatto facile.
Devi dare ordine alle cose, iniziare con le giuste priorità e senza un nome predittivo su cosa andrai a fare difficilmente i consumatori capiranno come puoi essere utile.
Ecco perchè in fatto di naming non puoi certo prendere una decisione a cuor leggero.
Tuttavia questo non è un articolo sul processo creativo per cui ci sono innumerevoli letture che ti suggerisco di fare a partire da Alla ricerca dell’invincibile naming di Béatrice Ferrari un manuale tecnico dove l’autrice è una delle voci più auterovoli sul tema.
Ma è la mia esperienza che parla, risponde ad una domanda che mi tormenta tutte le volte che inizio un progetto online:
Per un freelance meglio un blog omonimo o il nome del brand che esplicita il servizio erogato?
Scegli un naming immortale
Non è un’ esagerazione, pensa: avrai a che fare con quel nome per tutto il resto della tua attività, forse anni (te lo auguro) e intonerai ogni discorso facendo riferimento al nome del brand.
Ora immagina di odiarlo…
Non c’è niente di peggio! Non identificarsi con quel nome può diventare una spiacevole condanna.
Se non suona, non suona…
Perciò si cauto e riflettici a fondo, cambiare nome dopo, a livello tecnico e di personal branding è un’ impresa.
Metodo: come trovo il naming?
Spinxo.com è un tool che può darti un valido aiuto dove l’ intelligenza di un algoritmo fa il lavoro sporco al posto tuo.
Altrimenti, ti svelo il mio metodo segreto: vado su Google Domains con in mente una parola chiave sul mio business, assorbo tutte le keyword abbinate da Google e la mia ispirazione ringrazia nel profondo.
Poi faccio una sorta di brainstorming, incrocio i dati derivati da entrambe le ricerche e vedo cosa esce fuori. Spesso faccio centro.
Questo è solo un esempio, i tool che puoi usare sono tanti come questo di Shopify per generare nomi per il tuo business.

Bisogno di contenuti?
Un copywriter non dorme mai
Disturba pure i miei sogni lucidi con le tue IDEE, ascoltare le tue visioni sarà un piacere!
Blog omonimo o nome del brand?
Se sei un freelance la strada più facile è scegliere il proprio nome.
Ovvio, è importante che sia libero altrimenti devi trovare un’ alternativa.
Anche se la fortuna è dalla tua parte devi tenere conto di un’ insidia, nella fattispecie se non sei molto noto.
Le persone si relazionano a te senza capire subito ciò che fai e questo potrebbe essere un problema.
Invece, se usi un nome che qualifica il servizio metti subito in chiaro di cosa ti occupi, quali problemi risolvi e per cosa sei utile alle persone.
Pensa al futuro, i business crescono
E se poi ci prendi gusto e la famiglia cresce?
In futuro puoi anche diventare un team, così, scelto il nome del brand hai un bel vantaggio e non devi rifare tutto, basterà aggiungere un posto a tavola.
Se l’ attività cresce, idem, ti basta integrarla al nome che già utilizzi e hai fatto.
Brand naming: una questione di rispetto
A questa sono (quasi) sicuro non ci hai pensato…
Ovvero al vantaggio di ricevere maggiore rispetto quando le persone ti contattano se dai al servizio il nome di cosa ti occupi.
Mi spiego meglio: le persone pensano di comunicare con un brand anzichè una persona.
Prima con il servizio che lo specialista e questo giova agli affari perchè allontana le incomprensioni, imho.
Rifletti: le persone vanno dritte al punto per risolvere i loro problemi, prima lo fanno senza distrazioni perchè capiscono subito cosa fai, meglio è.
Si accordano con te per la prestazione senza deviare sul personale quindi maggiore chiarezza, minore perdita di tempo.
Domande frequenti, Dubbi sul naming…
Cos’ è il NAMING?
Naming è l’attività del copywriter o dello specialista della scrittura il cui processo creativo crea nomi commerciali, ovvero di marca: nomi per brand di freelance, aziende, prodotti, servizi, attività, PMI, eventi e tutte le progettazioni di un nome con finalità di vendita.
Logo e claim
Il Naming dev’ essere coordinato con il logo, il claim così da comunicare subito un aspetto professionale. Esempio: Web writing Ideas ha un logo con una pennino stilografico il cui corpo penna è un’ idea mentre il claim recita: ”Trasforma le tue idee in contenuti di successo!”
Il Naming deve avere un significato? E la SEO?
Dipende. Innanizitutto fa che sia coerente con il messaggio commerciale che vuoi trasmettere.
Poi più è predittivo rispetto al servizio/prodotto che offri maggiore è la velocità con cui gli utenti capiscono se sei adatto a risolvere i loro problemi.
Per la SEO non è determinante, piuttosto per l’ utente così non compie sforzi cognitivi per comprendere. I nomi inventati vanno benissimo solo che li trovo più adatti per grandi marchi come IKEA.
Conclusione
Ovviamente, prima di dare suggerimenti sul naming ho provato entrambe le soluzioni.
Oggi preferisco l’immediatezza all’ essere criptico nella comunicazione online.
Con un progetto online ho necessità immediata di vendere i miei servizi, convertire, fatturare.
Quindi essere immediatamente comprensibile: non importa se il progetto è da poco tempo online, lo voglio efficace, subito!
Poi mi dedico anche al personal branding.
Enjoy & good job!

Lascia un commento